20 settembre 2019
Ore 20:30

Antropologia del Viaggio: le vie commerciali per la diffusione del cristianesimo

La spedizione di Ferdinando Magellano fu un viaggio difficile e pieno di insidie che nascondeva in realtà molteplici interessi.
Per capire i motivi che hanno spinto Magellano e la sua flotta ad affrontare la prima circumnavigazione del globo, occorre innanzitutto inserire il suo progetto di circumnavigazione del globo nella competizione europea che andava delineandosi tra Spagna e Portogallo: infatti entrambi questi paesi erano alla ricerca della via marittima più veloce per arrivare alle favolose e ricchissime Indie. Oltre alla lotta espansionistica, si deve considerare che all’epoca le questioni politiche in gioco erano di capitale importanza. Al di là dei sorrisi, delle frasi complimentose, degli inchini, dei legami matrimoniali, correvano rivalità che si accendevano facilmente. La ricerca di prestigio e di potere era fondamentale per le potenze europee e per i singoli personaggi che hanno preso parte a queste immense fatiche. iferimento tuttavia a cui magari non si pensa, è quello di tipo religioso-missionario.
Antonio Pigafetta, cavaliere di Rodi (è membro di un ordine monastico-cavalleresco), è inserito nella spedizione di Magellano grazie al Nunzio in Spagna, il vicentino Francesco Chiericati. Non è molto lontano dalla realtà il pensare che una delle attenzioni sicuramente presenti nei suoi interessi sia proprio questo afflato religioso-missionario che deve averlo accompagnato nella sua spedizione. Questa attenzione può essere all’origine anche dell’attenta descrizione dei luoghi e delle persone incontrati.

A cura di

Don Raimondo Sinibaldi
Direttore Ufficio Pellegrinaggi Diocesi di Vicenza

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